Con l’avvento di internet sono cresciute a dismisura le truffe on-line che hanno invaso diverse vie di comunicazione con gli utenti per riuscire a trarli in inganno. Gli scopi dei cosiddetti cybercriminali sono diversi: dall’ottenere documenti di identità per rivenderli in rete o utilizzarli per nuove truffe, ad estorcere dati sensibili e credenziali del conto corrente per impadronirsi dei vostri risparmi.
Truffe on-line: attenzione al mondo del lavoro
La possibilità di trovare un lavoro on-line è desiderio di molti e spesso ci si affida ad annunci pubblicati sulle pagine dedicate del social Facebook per riuscire ad avere qualche possibilità di guadagno. Purtroppo questo è terreno fertile per le truffe on-line e per i truffatori che senza scrupoli pubblicano finte richieste di personale con secondi fini.
Tra le più famose e resistenti nel tempo, ti segnalo la truffa del trattorino. L’annuncio richiede personale per pubblicare sia su marketplace che su siti di annunci, la vendita di prodotti per la campagna come appunto un trattore, un prezzo che fa gola ad chi lavora nei campi e necessità di diversi mezzi.
Il datore di lavoro promette un fisso che va dai 700 ai mille euro più una percentuale su ogni mezzo venduto. Il lavoro è abbastanza semplice: pubblicare più annunci di lavoro possibile e rispondere ai possibili acquirenti.
Il mercato di questo genere di mezzi in Italia è molto ricco e tu ti troverai a rispondere a diverse richieste ogni giorno, ignorando totalmente che sei una ignara complice di una delle truffe on-line più conosciute e che ancora nessuno è riuscito a fermare. Infatti tu metterai in contatto l’acquirente con il venditore e l’acquirente stesso sarà invitato a versare un lauto anticipo per non perdere la grande occasione. Naturalmente non esiste nessun mezzo in vendita e l’acquirente perderà i suoi soldi.
Spesso, per sfuggire alle diverse denunce e alla ricerca dei criminali da parte della polizia postale, il “lavoro” proposto si trasforma in una semplice mansione di volantinaggio.
Come si può capire se è una truffa? Generalmente, i malintenzionati si nascondono dietro il nome di vere agenzie interinali. Basterà contattarle per verificare la veridicità dell’annuncio. Un altro modo per scoprire se si sta per cadere in una truffa è quello di chiedere all’inserzionista il nome della ditta e la partita iva: la maschera cadrà in un nanosecondo. Non dimenticare mai di denunciare sempre alla polizia postale questi criminali.
Truffe on-line: vincite improvvise di iPhone, TV OLED, macchine del caffè, buoni Amazon da 1000 euro
In rete questo genere di truffe online crescono come funghi. Sì viene contattati tramite email da un sito Amazon farlocco ma che in tutto e per tutto somiglierà a quello originale e ti dirà che hai vinto un iPhone 12 o altri device costosi. L’unica cosa che dovrai fare e pagare le spese di spedizione che equivalgono ad un euro e per farlo dovrai inserire dove richiesto le credenziali della tua carta di credito.
Il sito perfettamente credibile e la possibilità al massimo di perdere un euro fa cadere tante persone in questo inganno, anche chi è pratico del mondo di internet. In realtà digitando le credenziali e dando l’ok finale, hai sottoscritto un abbonamento che mensilmente ti detrarrà da tuo conto circa 60 euro e in cambio non avrai nessun iPhone 12 i TV OLED.
Cosa puoi fare per risolvere questo impiccio? Chiamare il tuo istituto di credito e bloccare l’abbonamento, oltre a chiedere di sostituire le credenziali di accesso. È importante specificare che alcuni siti truffaldini danno la possibilità di avere indietro i soldi prelevati con l’inganno, purché siano provvisti di una sede per i reclami.
Truffe on-line: il reato di phishing
Il reato di phishing è tra le truffe online più diffuse e che cambiano col cambiare dei tempi, adeguandosi. Spesso, per trarre in inganno gli ignari malcapitati sfruttano situazioni contingenti come la pandemia da covid19 che stiamo vivendo dal 2020.
Un caso esemplare è stata l’app immuni, che neanche era stata ancora resa fruibile dal ministero competente che subito i criminali avevano sviluppato l’app finta per sottrarre i dati sensibili e altre informazioni degli utenti. Queste informazioni vengono poi o rivendute, o utilizzate per entrare nel sistema dei tuoi device e copiare la tua lista contatti, leggere le tue chat o mail, e accedere ai tuoi file rendendoti ricattabile.
Naturalmente non bisogna mai vedere anche se la paura è tanta e bisogna subito contattare la polizia postale, che è sempre in prima linea e pronta a proteggere chi naviga in internet. Questi sono solo alcuni degli esempi delle truffe online, ma prima di fornire informazioni personali a chicchessia, ricordati di essere prudente e fare le necessarie verifiche perché nove volte su 10, si tratterà di una truffa.