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Saint Seiya the Lost Canvas, il mito di Ade

In questo nuovo articolo parleremo di una delle serie più di successo dell’universo di Saint Seiya

Redazione by Redazione
Gennaio 26, 2023
4
Saint Seiya
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In Italia, la serie principale è nota come i Cavalieri dello Zodiaco. La serie si collega strettamente all’ultima saga animata, quella della guerra contro Ade e i suoi Spettri (o Specter), e narra le vicende della guerra avvenute ben 248 anni prima.

Il manga della serie intitolato 聖闘士星矢 THE LOST CANVAS 冥王神話 (Saint Seiya The Lost Canvas Meiō shinwa) è stato disegnato da Shiori Teshirogi, anche se la storyboard originale le è stata affidata da Kurumada in persona. La serie sarebbe dovuta essere la narrazione di quello che accadeva anni prima, ma quando Kurumada iniziò a disegnare Next Dimension, la storia è diventata una specie di passato alternativo (argomentazione introdotta in seguito in uno dei volumi extra).

Il manga di Saint Seiya the Lost Canvas si compone di 25 volumi canonici e di 16 gaiden (o extra). I gaiden trattano di storie originali riguardo i cavalieri d’oro: oltre ai dodici volumi per i cavalieri, c’è un numero extra per Sion, un volume per il gemello del cavaliere dei Gemelli (unico caso in cui due storie appartenenti a volumi differenti sono connesse) e due volumi per i cavalieri superstiti della precedente guerra sacra.

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In Italia la pubblicazione è stata curata dalla Planet e si contano ben due versioni: la prima è quella direttamente proveniente dalla casa editrice, ma che vede i volumi raddoppiare (sono stati pubblicati dei volumi sottiletta). La seconda versione è quella curata dalla Gazzetta, con un formato più grande e che mantiene la numerazione originale. Gli extra sono invece stati pubblicati esclusivamente dalla Planet.

La serie vede anche un parziale adattamento animato effettuato dalla TMS Entertainment (e non la classica Toei Animation). L’anime si compone di due serie da 13 OAV l’una (oav in quanto la qualità è nettamente superiore rispetto a una serie con episodi normali). Sembra che motivi economici abbiano impedito il proseguimento dell’adattamento, giunto all’undicesimo volume del manga (23 nel caso della prima pubblicazione della Planet).

La serie è stata anche trasmessa in Italia nel 2014 da Yamato Animation, poi da Sky e poi da Tim Vision, che ha preferito usare la terminologia storica. La serie è stata poi caricata su Netflix, e da dicembre 2018 è possibile ascoltarla con il doppiaggio italiano. In chiaro, la serie è stata trasmessa nel 2019 da Italia 2.

Se vuoi trovare la recensione del manga, la puoi trovare al seguente link.

La trama di Saint Seiya the Lost Canvas, il Mito di Ade

Saint Seiya

La storia inizia un po’ prima della guerra.

Il protagonista è Tenma, un ragazzino orfano che vive in un villaggio italiano assieme al suo amico Alone, un ragazzo dal cuore puro e dotato di una grandissima dote artistica.

Un giorno, per via delle forti piogge, la parte alta della città decide di chiudere le mura, lasciando i più poveri a rischiare la vita per via del rischio dell’esondazione del fiume. A salvare la situazione ci pensa Tenma, che riesce a risvegliare il suo cosmo appena in tempo. Il ragazzo viene a sua volta salvato da Dohko, il cavaliere d’oro della Bilancia che si trovava da quelle parti per combattere gli Spettri, i guerrieri di Ade ormai prossimo al risveglio.

Vedendo in lui del potenziale, Dohko decide di portare il ragazzo al Tempio per lasciarlo allenare e farlo diventare un cavaliere di Atena. Dopo una commovente separazione, i due amici si lasciano con la promessa di rivedersi un giorno.

Ma la realtà di Alone non è tranquilla come avrebbe voluto immaginare Tenma: egli è infatti il corpo scelto da Ade, il re degli inferi, per combattere la sua guerra contro Atena, e viene avvicinato da delle misteriose figure, ovvero Pandora e il dio del sonno Ipno.

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Nel frattempo, in Grecia, durante gli allenamenti, Tenma incontra Sasha, la sorella minore di Alone con la quale era cresciuto finché non era stata adottata (o meglio portata via da un cavaliere), e scopre che lei è in realtà la reincarnazione della dea Atena.

Passano gli anni e Tenma viene nominato cavaliere di Pegaso, mentre Ade si risveglia completamente e prende possesso del corpo di Alone. Durante una missione di ricognizione, finalmente Tenma scopre la verità su Alone e da quel momento inizia la vera e propria guerra sacra.

Alcuni aspetti di Saint Seiya The Lost Canvas

La serie è caratterizzata da numerosi aspetti positivi, cosa che le ha consentito di essere una delle serie più amate anche per un fandom abbastanza chiuso come quello dei Cavalieri dello Zodiaco.

Il primo punto a favore è il fatto che finalmente ai cavalieri d’oro viene dato lo spessore che meritano, mostrandoli sia sul campo di battaglia che nel loro “privato”, con aspetti che non sono strettamente legati al campo di battaglia. Per chiunque conosce la serie originale sa sicuramente in che direzione si dirige lo scontro, ma nonostante tutto la narrazione non è affatto scontata.

Oltre all’estrema caratterizzazione di numerosi personaggi, sono inserite anche numerose divinità che non appaiono nelle opere di Kurumada, come gli dei del sonno, gli Oneiroi della mitologia classica e Oniro della mitologia arcaica: Oniro, Morfeo, Icelo e Fantaso. Altra divinità importante che appare molto più in là nel manga è Kairos, che però appare nella sua veste umana come spettro con il nome di Yoma di Mefistofele. Questa divinità decisamente poco conosciuta è il fratello di Crono, il che lo colloca tra i nemici più potenti che i protagonisti incontrano durante la loro avventura.

Saint Seiya

Altra caratteristica notevole è il fatto che i Cavalieri d’Oro sono dotati tutti della stessa forza, eccezione fatta per uno, che nonostante tutto viene sconfitto, non perdendo il suo lato umano. Certamente, ci sono guerrieri che sopravvivono grazie all’aiuto di altri, ma questo non li rende né più deboli né meno importanti. Per la prima volta in assoluto, i cavalieri d’Oro dei Pesci e del Cancro hanno finalmente dei degni rappresentanti, estremamente fedeli alla dea e che combattono con onore le battaglie.

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Saint Seiya

Sono trattati, seppur in maniera più superficiale, anche cavalieri d’argento e di bronzo secondari, dotati di un coraggio e un valore non indifferenti. Tuttavia, a parte il cavaliere di Pegaso i cavalieri di bronzo protagonisti nella serie classica non appaiono in questa. Il finale, nonostante sia noto a chiunque abbia visto la serie classica, è in grado di fare emozionare.

I personaggi principali, inoltre, sono tutti molto attivi: a differenza della controparte della serie classica, Sasha (l’incarnazione della dea Atena) è una guerriera che scende in campo anche in prima persona pur di raggiungere degli obiettivi. Certamente, nonostante sia una dea ha bisogno di un grande aiuto dai suoi cavalieri, ma di certo non si comporta mai come la damigella in pericolo che la serie classica ha portato a vedere. Tenma non è il classico ragazzino viziato o il fortunato che riesce sempre a cavarsela: all’inizio della serie risulta essere un ragazzino estremamente impulsivo ma con l’accumularsi delle battaglie cresce molto, diventando un vero uomo e il leggendario cavaliere.

Allo stesso modo Aron, l’incarnazione di Ade, inizia con l’essere un ragazzino non in grado di difendersi da solo, puro di cuore ad un vero e proprio assassino a sangue freddo. Nonostante questo parte della personalità originaria di Aron rimane fino alla fine, mostrando quella parte umana che forse le sue precedenti incarnazioni avevano abbandonato.

Saint Seiya

Tra gli aspetti negativi della serie si trova la ridondanza: generalmente, ogni volta che un cavaliere d’oro appare, è destinato a morire nell’arco di poco. Questo non rende la narrazione meno avvincente, però lo spettatore è perfettamente consapevole di come potrebbe finire quel determinato episodio.

Se vuoi acquistare la serie animata, lo puoi fare a questo link

Tu conosci quest’opera? Facci sapere che cosa ne pensi nei commenti!

Tags: Animecavalieri dello zodiacosaint seiya
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