Si è molto sentito parlare della Metamorfosi di Kafka e credo che quasi tutti inconsapevolmente ne conosciamo una parte del racconto, senza pensare minimante che possa appartenere a tale romanzo, un uomo che improvvisamente si sveglia trasformato in scarafaggio, vi dice niente?
Così come si cita anche sempre il termine “kafkiano”, perché kafkiano?
Ecco, il significato di questo termine è ben sottolineato dal romanzo di cui andremo a parlare: La Metamorfosi di Kafka. Questo è uno dei casi nel quale si può non distaccare il titolo del romanzo dal nome dell’autore perché Kafka si immedesima molto bene nel protagonista che subisce una strana trasformazione.
Un romanzo distopico ed allegorico, quello di Kafka pubblicato nel 1915, è molto ambiguo e metaforico, altro non può essere, visto la paradossale situazione della metamorfosi di un umano in “parassita”. Non vuole essere un libro fantascientifico, Kafka sa benissimo che questo non è possibile, ma la trasformazione è da leggere sotto le righe.
Parla del diverso, dell’alienazione, dell’ambiguità, colui che viene considerato “parassita” della società, colui che viene visto come parassita.
I temi che si affrontano in questo romanzo sono molto profondi, e la metamorfosi del protagonista in scarafaggio non è altro che un’allegoria di un uomo che si sente minacciato dal sistema, si sente diverso ed inutile, ma anche lontano dagli umani. Questa metamorfosi o alienazione, dapprima fastidiosa e preoccupante, inizia ad essere per l’uomo, e forse per Kafka, una libertà, il distaccamento da quella società da quegli umani ai quali non vuole più appartenere perché imbruttiti dalla politica, dall’egoismo, dall’ingratitudine, sentendo per un attimo felicità di questa libertà fino a quando giunge la consapevolezza, la solitudine e l’amarezza.
Le lettere che Kafka scriverà alla sua donna nel 1912 sono importanti per capire lo sviluppo della Metamorfosi, da queste si scopre come Kafka una notte si svegliò da un sonno agitato, scrivendo le sue frustrazioni a penna in quello che sarebbe dovuto essere un semplice racconto, una semplice analisi psicologica della condizione dell’uomo (che sensazione si proverebbe a risvegliarsi trasformati in un insetto?), ma poi questo pensiero fisso continuava a generare in lui pensieri e sensazioni, fino a scriverne un romanzo.
Nella Metamorfosi di Kafka, viene sottolineata anche la difficile relazione padre-figlio, quella che Kafka aveva con suo padre considerato da lui autoritario, si parla anche di depersonalizzazione dell’individuo costretto a recitare un ruolo non suo, soprattutto nel lavoro, dove gli vengono imposti servizi e responsabilità il quale non viene percepito come umano ma come macchina, minacciandolo di licenziamento.
Il sentirsi “scarafaggio” o “parassita”, diverso, è l’auto-percezione dello scrittore nel contesto familiare. Kafka si laureò in giurisprudenza per trovare lavoro, un titolo che non avrebbe mai voluto, perché non veniva vista di buon occhio la sua passione per la scrittura.
Il termine Kafkiano è riferito alla narrativa ed al pensiero di Kafka. Esprime l’ambiguità, l’assurdità, l’angoscia, l’inquietudine di un individuo o situazione incomprensibile in cui viene a trovarsi l’esistenza umana.
Un romanzo che può essere considerato adatto alla nostra epoca, inoltre, è inutile sottolineare, tutte le metafore, le allegorie, gli indizi alla società, equivalgono alle sensazioni che proviamo ogni giorno in un mondo che si è trasformato e che prova ogni giorno di più ad attuare la nostra di Metamorfosi.
La Metamorfosi di Kafka, trama
Non è un caso se il racconto inizia dal risvegliarsi da un incubo al trovarsi poi trasformato. Qui viene già presentata al lettore l’allegoria, la metafora della Metamorfosi che andrà ad influenzare tutto il racconto.
Gregor Samsa è un giovane lavoratore, con una vita monotona, che grazie al suo lavoro aiuta la famiglia formata da padre, madre e sorella, a sostenersi.
Sempre puntuale e mai in ritardo al lavoro, un giorno dopo una nottata di incubi si sveglia di sobbalzo e guardando l’orologio si accorge di aver dormito più del dovuto e quindi di essere notevolmente in ritardo. La famiglia preoccupata di questo strano ed insolito comportamento del figlio, inizia a pensare che Gregor fosse ammalato.
Gregor non riesce ad alzarsi dal letto inspiegabilmente, come inspiegabile è la sua Metamorfosi. In un primo momento vedendosi trasformato in un “enorme insetto immondo”, (Kafka in realtà usa queste parole e non scarafaggio), pensa ad un sogno, solo successivamente si rende conto che era accaduto qualcosa di strano.
Nel frattempo giunge a casa anche il datore di lavoro che lo minaccia di licenziamento se non fosse uscito subito dalla stanza per recarsi al luogo di lavoro. Ma Gregor con tutte le difficoltà del nuovo corpo, si muove a fatica sia per alzarsi dal letto che per recarsi alla porta ed aprirla. Quando finalmente riesce, la famiglia e il datore vedono l’orribile scena davanti a loro e cacciano Gregor dentro la stanza, imponendogli di non uscire più. Solo la sorella si prenderà cura di lui, dandogli da mangiare e togliendoli dei mobili nella stanza per farlo muovere meglio.
Tutto questo mentre Gregor si nasconde sotto il letto per non farla spaventare della sua diversità. La famiglia inizia a considerare Gregor come un peso per il suo non contributo alle finanze di casa.
Anche qui si nota l’egoismo e l’ingratitudine della famiglia che pensa solo all’aspetto economico. Come anche il difficile rapporto padre-figlio, un padre che non cerca il dialogo, che non aiuta il figlio ad affrontare questa situazione alienante, ma, anzi, lo ferisce lanciandoli delle mele o cacciandolo con un bastone nel momento in cui Gregor cerca di avvicinarsi.
Più passavano i giorni e più Gregor si sentiva libero e diverso dall’umanità, una diversità che iniziò a piacergli perché non più pieno di responsabilità che gli erano state sempre imposte. Si rende conto, però, di non poter vivere così e di essere un peso, e quindi si lascia morire. La famiglia si libera della carcassa e si trasferisce in un’altra casa grazie al nuovo lavoro della sorella e alla consapevolezza che potrebbe diventare da un giorno all’altro sposa di un ricco uomo per la sua bellezza.
Tutto viene dimenticato.
Qual è la tua sensazione leggendo questo romanzo? Si può considerare un romanzo che rispecchia la nostra epoca?
Comments 1