Le auto elettriche si stanno ormai diffondendo sempre di più, grazie a svariate aziende tra cui ovviamente la leader del settore, Tesla, di cui ti abbiamo parlato anche qui. Come ben saprai però in Italia c’è sempre stato un grande problema per quanto concerne questo tipo di auto: la mancanza di stazioni di ricarica. Problema che finalmente potrebbe risolversi in parte!
Auto elettriche: entro 3 anni ci saranno tante nuove colonne di ricarica
Le auto elettriche sono ormai l’ultima avanguardia per quanto riguarda il settore automobilistico. Ecologiche e sempre più all’avanguardia, con continui miglioramenti di autonomia e non solo, sono molti i cittadini che sono già passati all’elettrico o che stanno pensando di farlo. Se anche tu sei uno di questi, qualunque sia la tua motivazione, la notizia di oggi potrebbe renderti abbastanza felice.
L’Italia si sa, è un paese ancora abbastanza “indietro” per quanto concerne le strutture che servono per l’utilizzo delle auto elettriche. Trovare colonnine di ricarica dove “fare il pieno” alla propria auto non è così semplice, soprattutto se si cerca qualcosa di veloce da poter usare a metà viaggio, e la paura di rimanere a secco c’è. La situazione potrebbe però ora cambiare.
Attraverso due decreti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha sbloccato i fondi del Pnrr stanziando ben 713 milioni di euro per la costruire “entro fine 2025 almeno 7.500 infrastrutture di ricarica super-rapida sulle strade extraurbane, escluse le autostrade, e 13.755 infrastrutture di ricarica veloci nelle città“.
Già nel primo anno è prevista la realizzazione di 2.500 nuove colonne sulle superstrade (strade extraurbane) e di 4.000 colonne nelle aree urbane. Nel primo caso i punti di ricarica dovranno avere potenze di 175 kW, privilegiando l’installazione presso stazioni di servizio esistenti e aree di parcheggio esistenti. Nei centri urbani, invece, si parla di potenze di almeno 90 kW. Quelle da 22kW non vengono contemplate.
Insomma, il totale è di ben 21.255 nuove colonnine di ricarica veloce sparse sul territorio del paese, un progetto niente male che sicuramente potrebbe contribuire e incentivare il diffondersi di queste nuove vetture ecologiche, anche a favore della salvaguardia dell’ambiente.
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